testo e regia
Ruggero Cappuccio
con
Ruggero Cappuccio, Giovanni Esposito
e con
Giulio Cancelli, Ciro Damiano, Gea Martire, Marina Sorrenti
scene
Nicola Rubertelli
costumi
Carlo Poggioli
musiche
Marco Betta
assistente costumi
Enrica Jacoboni
direttore di scena
Errico Quagliozzi
macchinista
Sebastiano Cimmino
Sartoria
Tirelli Costumi
Organizzazione
Sabrina Codato
Ufficio Stampa
Maya Amenduni
produzione
Teatro Segreto srl e Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
Circus Don Chisciotte ambientato a Napoli nei giorni nostri, è uno spettacolo che narra la storia di Michele Cervante ( Ruggero Cappuccio ), una singolare figura di vagabondo colto che esplora le ombre urbane della città. Presunto discendente dell’autore del Don Chisciotte della Mancia, il professor Cervante attiva una lotta personalissima contro il processo di disumanizzazione che sta attanagliando il mondo. In una delle sue peregrinazioni notturne lungo il binario morto di una stazione ferroviaria abbandonata, si imbatte in Salvo Panza ( Giovanni Esposito ) un girovago nullatenente fuoriuscito dalla sfera della cosiddetta società civile. Tra Michele Cervante, studioso di letteratura e Salvo Panza, ancora segnato dalla saggezza di antiche suggestioni orali assimilate nell’entroterra napoletano, nasce un pirotecnico rapporto immaginativo.
Sul binario morto, intanto, scivolano vagoni sospinti dal vento con a bordo singolari viaggiatori. I nuovi arrivati vivono esistenze sospese tra buffi deragliamenti sociali e impennate poetiche. Almerindo Buonpasso ( CiroDamiano ) e Letizia Celestini ( Gea Martire ) due ex ristoratori, Vinicio Meraviglia ( Giulio Cancelli ) un prestigiatore di provincia e l’apparizione finale di una principessa siciliana ( Marina Sorrenti ), intrecciano con Cervante e Salvo Panza una sinfonia di sorprese interiori destinate a culminare in un’amicizia fulminante. In un crescendo irresistibile si farà strada un profondo e comico progetto di rivoluzione per riconquistare l’essenza spirituale dell’umanità.